Sono diversi i tipi di digiuno per dimagrire che una persona interessata a mantenersi in forma può intraprendere, in base agli obiettivi che desidera raggiungere ma soprattutto allo stato di salute complessivo dell’organismo, molto spesso si preferisce digiuno serale, per rimanere più energici durante il giorno. Nel corso degli anni recenti, infatti, sempre più persone hanno riscoperto una pratica conosciuta da secoli.
Per scarsità effettiva di cibo, ragioni mediche o motivi religiosi le persone hanno sempre digiunato per periodi di durata variabile, ritrovando svariati benefici di salute. Non stupisce dunque che oggi chi tiene alla propria linea opti per una simile tecnica.
All’interno di questo articolo spiegheremo quali sono i cambiamenti prodotti nell’organismo quando si digiuna e quali strategie seguire in base alle specifiche esigenze, per dimagrire senza mangiare, sottolineando l’importanza di effettuare i digiuni più restrittivi sotto sorveglianza medica.
Come dimagrire digiunando in modo sicuro e bilanciato?
Sono molte le persone che desiderano ritrovare o mantenere la forma fisica in tempi rapidi. Anche se non esistono soluzioni definitive, una strategia dall’efficacia comprovata è quella del digiuno intermittente, una tecnica praticata da millenni in diverse civiltà del mondo per i motivi più disparati.
Gli effetti del digiuno sull’organismo sono strettamente collegati alle strategie adottate istintivamente per prevenire una perdita di energia. L’organismo è abituato ad assimilare i nutrienti per trasformarli in una fonte di energia disponibile da utilizzare per le attività quotidiane.
Una parte di questa riserva energetica inutilizzata serve a nutrire organi come il cervello, mentre il resto viene depositato negli accumuli di grasso.
È importante tenere presente che quando si digiuna esiste una fase più critica, accompagnata dalla comparsa di sintomi quali stanchezza e abbassamento della capacità di concentrazione.
Tuttavia, la dieta intermittente aiuta già in pochi giorni il corpo a implementare una strategia di difesa grazie al lavoro del fegato, che trasforma i lipidi in corpi chetonici capaci di fornire energia alternativa a quella introdotta tramite il cibo. Per far fronte in maniera ottimale al digiuno è necessario bere molta acqua, superando i due litri consigliati al giorno.
Fasting: come scegliere il tipo di digiuno per dimagrire velocemente
Ogni persona ha delle caratteristiche uniche, che derivano dal suo patrimonio genetico, dai fattori ambientali e dalle abitudini adottate nelle scelte quotidiane. Ecco dunque che non esiste un solo tipo di digiuno per dimagrire velocemente, bensì diverse opzioni tra le quali orientarsi a seconda dello stile di vita e dello stato di salute individuale.
Per digiuno intermittente si intende una strategia praticata in maniera consapevole per perdere peso. Uno dei più diffusi tra i digiuni intermittenti al giorno d’oggi è simile a una buona pratica comune alla gran parte delle persone, ovvero quella di concentrare due o tre pasti in una finestra di 8 ore, mentre per le restanti 16 ore ci si astiene dal consumare qualsiasi cibo.
Un’altra forma che secondo alcune ricerche incide positivamente sulla longevità è il digiuno a giorni alterni, più difficile però da seguire nella forma più rigorosa.
Chi desidera optare per quest’opzione può pensare in alternativa di ridurre drasticamente l’apporto calorico, ma non di eliminare completamente il cibo per 24 ore, soprattutto se il digiuno viene seguito per lunghi periodi. In linea generale è fondamentale adattare il digiuno al proprio stile di vita, consultare un medico e bere acqua anche nelle ore di astinenza dal cibo.
Quante ore di digiuno per perdere 1 kg?
Quanti kg si perdono in 5 giorni di digiuno?
La quantità di peso che si può perdere in 5 giorni di digiuno dipenderà da diversi fattori, inclusi l’apporto calorico precedente al digiuno, il metabolismo individuale e il tipo di digiuno praticato. Tuttavia, è importante sottolineare che il digiuno prolungato senza la supervisione di un professionista della salute può comportare rischi per la salute.
In generale, durante i primi giorni di un digiuno, gran parte della perdita di peso iniziale sarà dovuta alla perdita di acqua e di glicogeno (forma di immagazzinamento del glucosio nel corpo), piuttosto che alla perdita di grasso corporeo. Perdere grasso corporeo richiede un deficit calorico sostenuto nel tempo.
La quantità esatta di peso perso durante un digiuno varierà notevolmente da persona a persona. Alcune persone possono perdere qualche chilogrammo di peso corporeo in 5 giorni, mentre altre potrebbero perdere meno. Tuttavia, è importante ribadire che il digiuno prolungato può comportare rischi per la salute, tra cui la perdita di massa muscolare, la carenza di nutrienti essenziali e problemi metabolici.
Il digiuno intermittente funziona?
In conclusione è possibile affermare che il digiuno intermittente produce effetti positivi collegati non solo alla perdita di peso, bensì in generale all’eliminazione di tossine accumulate nel corpo. Al giorno d’oggi l’organismo è costantemente sollecitato per far fronte allo stile di vita contemporaneo e un’alimentazione squilibrata può contribuire ulteriormente ad aumentare il livello di stress.
Gli effetti positivi di un digiuno per dimagrire sono quindi legati anzitutto alla possibilità di lasciar riposare il sistema digestivo. Anche se inizialmente i livelli di stress ossidativo e di sensibilità all’insulina tendono a incrementare, il digiuno intermittente funge da supporto per una strategia di salute incentrata sulla prevenzione.
Basti pensare al ruolo cruciale svolto in termini di fluidità della circolazione e della rigenerazione cellulare. Inoltre il digiuno intermittente risulta efficace nella prevenzione della comparsa di disturbi neurodegenerativi tra cui il morbo di Parkinson. Oltre a consentire una rapida perdita di peso, il fasting permette di migliorare lo stato di salute dell’organismo.